PITTURA ITALIANA FRA OTTO E NOVECENTO
Corso di 4 lezioni coordinato da Andrea Baldinotti
Ci sono opere d’arte che sarebbe impossibile comprendere senza conoscere i luoghi che ne hanno sorvegliato la genesi: tanto indissolubilmente il loro tono poetico e la loro trama figurativa ne sono risultati segnati. Creazioni che, nella maggior parte dei casi, hanno poi finito per legare per sempre la fama di piccoli sovente inameni lembi di terra al nome di chi li ha eletti a luoghi del cuore. Così è stato per Castiglioncello dipinto da Fattori a partire dal 1867 e per la campagna di Piagentina che accolse la solitudine di Lega dalla metà di quello stesso decennio. E ancora per la Versilia di Plinio Nomellini, cantata dalle tonalità smaglianti delle sue tele lungo il primo ventennio del secolo scorso, magicamente chiusa fra le Apuane e il mare. Per finire con l’universo “antico” posa to sulla dorsale appenninica di Grizzana, di cui Morandi cantò, per usare le parole di Cardarelli, “il sole difficile” e la remota bellezza oggi, grazie a lui, patrimonio del mondo.